Population Health Management: la strategia Dedalus
Intervista a Luciano Benetti

Il “Population Health Management” rappresenta un approccio multidisciplinare volto a migliorare la salute complessiva di una popolazione che, a differenza della medicina tradizionale che si concentra sul trattamento dei singoli pazienti, analizza e interviene sui fattori sociali, economici, ambientali e comportamentali che influenzano la salute di gruppi di persone.
In Dedalus sosteniamo le iniziative di prevenzione e garantiamo la continuità delle cure. Rispondiamo ai bisogni sanitari e socioassistenziali, fornendo agli stakeholder strumenti per la programmazione delle attività di benessere e offrendo ai pazienti soluzioni digitali innovative a supporto.
Ne abbiamo parlato con Luciano Benetti, Global BU Lead – Social & Connected Care – CKS del Gruppo Dedalus.
Quali soluzioni e servizi offre oggi Dedalus specificamente per la Population Health?
L’offerta Dedalus è ripartita principalmente in tre insiemi di prodotti dedicati a ambiti diversi: la soluzione di screening, la soluzione per la gestione della presa in carico dei pazienti sul territorio (cure palliative, pazienti cronici e PUA) e la soluzione per amministrare le Centrali Operative Territoriali e i percorsi di salute.
Cosa propone Dedalus per le soluzioni della Population Health?
La creazione di una soluzione integrata con una piattaforma unica, basata su un’architettura in cui le diverse applicazioni produranno e consumeranno informazioni by desing , è il nostro obiettivo.
Quindi, per esempio, il sistema dovrà essere in grado di gestire in modo puntuale la presenza o meno di un paziente all’interno del percorso di screening quando quest’ultimo viene preso in carico in un percorso oncologico e viceversa.
Stiamo lavorando su una nuova gestione dell’interfaccia utente totalmente riprogettata: estenderemo l’uso della parte di interoperabilità basata su standard HL7 FHIR e integreremo il Clinical Knowledge Portal (CKP), aggiungendo una componente che permetterà la gestione di regole e piani di cura, uno strumento fondamentale per la condivisione delle conoscenza clinica strutturata ed elaborabile dai nostri prodotti.
Per quanto riguarda le caratteristiche funzionali, la nuova soluzione sarà una piattaforma unica in grado di gestire processi sanitari e assistenziali, permettendo la collaborazione clinica e garantendo la continuità ospedale territorio, con particolare attenzione agli aspetti relativi alla governance e al monitoraggio.
Quali sono le principali sfide che si affrontano nell’implementazione di strategie efficaci di Population Health e come Dedalus intende affrontarle?
La vera sfida è quella di riuscire ad avere delle applicazioni che siano funzionalmente complete, ma anche in grado di mantenere un livello di investimento corretto per i clienti e che garantiscano elevati livelli di serviceability elevati a servizio della nostra delivery, in grado di operare in contesti che vanno dal public cloud al private cloud ad installazioni on prem.
Altra sfida importante è l’utilizzo corretto di strumenti basati sull’Artificial Intelligence. Sebbene sia una tecnologia che sta prendendo sempre più piede, ci sono diverse problematiche legate alle certificazioni dei medical device. L’obiettivo è declinare l’uso degli stumenti di AI, non tanto al supporto della decisione clinica, ma sull’organizzazione delle risorse e dei processi: l’AI non deve essere intesa solo come supporto alla diagnosi ma come un miglioramento dell’ottimizzazione dei processi. Si tratta di aspetti innovativi che oggi non sono molto diffusi. Non dimentichiamoci poi che la vera sfida da risolvere è l’elevata frammentazione del territorio: infatti, rispetto all’ospedale, è estremamente frammentato e variabile. Ogni Regione italiana ha un approccio diverso su come affrontare i processi e come utilizzare gli strumenti. Avere quindi un prodotto che sia facilmente configurabile e flessibile è la vera sfida da raggiungere.
Come vede l’evoluzione del ruolo di Dedalus nel miglioramento della Population Health nei prossimi anni?
Vogliamo essere leader del settore, come nello screening, dove abbiamo una fortissima presenza. Oggi una larga parte della popolazione italiana è gestita con gli screening Dedalus e abbiamo cinque Regioni italiane che utilizzano la nostra soluzione COT. Ma il nostro lavoro non finisce qui: dobbiamo continuare a lavorare sul territorio, dando strumenti alla sanità locale, integrandola sempre meglio con una visione olistica dei processi e infrangendo le barriere. L’obiettivo è quello di curare meglio e prima sul territorio e meno in ospedale.

Luciano Benetti
Global BU Lead – Social & Connected Care – CKS Gruppo Dedalus